Inizio settimana tranquillo per il
ferry-boat tra Lido e Pellestrina ma, mentre il "Pellestrina" si avvia
verso le riparazioni ai cantieri Actv di Sant'Elena, gli abitanti delle
due isole si preparano alla ricerca di soluzioni alternative, che non
siano semplici "tamponi" agli ormai sempre più evidenti problemi di
collegamento. Dopo l'ennesimo problema che ha lasciato a terra sabato un
folto gruppo di pendolari, domenica pomeriggio il ferry-boat
"Pellestrina", che normalmente effettua il servizio di collegamento tra
Alberoni e Santa Maria del Mare, è stato portato ai cantieri di
Sant'Elena per una seria di controlli e riparazioni.
Al momento
il collegamento tra Lido e Pellestrina sarà garantito da una nave
sostitutiva con orario regolare, e, solo per i primi giorni, ci
potrebbero essere lievi ritardi dovuti all'adeguamento del pontile di
Santa Maria del Mare alle dimensioni maggiori del "San Marco" in
servizio da domenica.
Intanto, però, dopo le proteste anche
veementi dei pendolari, prende forma anche in via ufficiale la richiesta
di interventi sostitutivi veloci in caso di guasti o disservizi. «Non è
possibile», dice il presidente della Municipalità Danny Carella «che
gli abitanti dell'isola siano costretti, in caso di guasto, ad attendere
anche un'ora una barca sostitutiva. Chiediamo ad Actv la possibilità
di avere sempre pronto, all'approdo di Santa Maria del Mare o degli
Alberoni, un vaporetto sostitutivo, in modo tale da ridurre
drasticamente i tempi di attesa almeno
per chi è a piedi».
Ritorna in auge, inoltre, anche l'ipotesi presentata alcuni anni fa dal
consigliere Lucio Sambo di un collegamento stabile alternativo da
Pellestrina a Fusina. «Ma per quello», aggiunge Carella «so che
bisognerà prima valutare le spese gestionali».
Massimo Tonizzo
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