Due avarie in quattro giorni, esplode la rabbia dei pendolari. Auto e bus fermi per due ore, in soccorso arriva un vaporetto
Pendolari nel caos e sotto la pioggia
per la seconda volta in quattro giorni a causa delle avarie al ferry
boat “Pellestrina” lungo la tratta della linea 11. Mezzo che era appena
stato sottoposto alla manutenzione in cantiere. Martedì si era rotto lo
scalandrone che consente l'imbarco e lo sbarco degli automezzi, ieri è
stata la volta del motore. Sempre attorno all'ora di pranzo quando
studenti e lavoratori tornano verso casa. Nel frattempo monta la rabbia
dei residenti, anche ieri costretti a disagi e ritardi con la
Municipalità che ha attaccato Actv e Comune, e i comitati cittadini
pronti a manifestare contro l'azienda.
Motore ko. Ieri verso le
14.30 l'impianto di propulsione del ferry boat Pellestrina si è rotto.
Una situazione che non ha permesso alla motozattera di imbarcare autobus
della linea 11 e altri automezzi. Questi sono stati costretti a restare
a terra, una parte al terminal del Faro Rocchetta agli Alberoni,
un'altra in quello di Santa Maria del Mare dal lato opposto dl canale
portuale di Malamocco.
Il ferry in avaria è riuscito a completare
solo una corsa imbarcando appena i passeggeri degli autobus, poi si è
dovuto ormeggiare e terminare il servizio. Nel frattempo Actv ha messo
in linea un vaporetto foraneo per garantire almeno l'attraversamento del
canale portuale ai passeggeri della linea 11, sfruttando i pontili di
emergenza dei due terminal. Per tutti gli altri, a bordo degli
automezzi, c'è stata un'attesa di oltre un paio d'ore, il tempo
necessario a far arrivare dai cantieri di Sant'Elena il ferry boat San
Marco. Ci vuole infatti un'ora e un quarto per coprire la tratta fino
agli Alberoni via laguna. Dopo le 16.30 il servizio è tornato regolare.
Proteste.
«È una vergogna, una situazione inammissibile per la quale ci faremo
sentire nei prossimi giorni», commenta Lorenza Vianello, presidente del
comitato Onlus Forti Murazzi. «Speriamo che il prefetto Cuttaia riservi
le dovute attenzioni alle lettere che noi, e il presidente della
Municipalità, gli abbiamo inviato giovedì. Non si può andare avanti in
questo modo, e la gente è stufa dei continui disagi sulla linea 11 tra
ritardi degli autobus e ferry boat che si rompono».
E il
presidente della Municipalità Danny Carella rincara la dose: «Il ferry
boat si è rotto di nuovo e 4 mila pellestrinotti abitano sull'isola?
Allora devono arrivare altrettanti reclami all'Actv. E non solo, visto
che il ferry è usato anche da chioggiotti e lidensi. Deve esserci un
responsabile per quanto succede, ma in tutto questo non abbia-mo ancora
sentito una parola da parte del Comune, e questo è inaccettabile. Forse a
Ca' Farsetti credono che Pellestrina sia territorio comunale
chioggiotto?».
Proposte. Dopo quella del presidente municipale
Danny Carella, di scontare gli abbonamenti ai residenti per il prossimo
mese, come avviene in altre città quando gli utenti subiscono disagi nel
trasporto pubblico, sull'isola ieri c'era anche chi proponeva di
cambiare nome al Pellestrina, il ferry boat sempre rotto.
Una
proposta ironica, ma significativa, ritenendolo un esempio negativo per
l'immagine dell'isola in cui vive. Il ferry boat in questione è uno dei
mezzi più vecchi in assoluto della flotta Actv, e tra quelli che negli
ultimi anni hanno subito più avarie.
Nessun commento:
Posta un commento