Il giorno dopo le elezioni nella Municipalità di Lido e Pellestrina
regna ancora l'incertezza, legata non solo al fatto che i dati della
sezione 58 non sono stati ancora caricati. Da una parte appare evidente
la soddisfazione del neo eletto presidente Danny Carella, che porterà
con sé in maggioranza 10 candidati su 11 dal suo partito, il Pd (l'altro
seggio di maggioranza sarà assegnato alla lista 2020 Ve). Dall'altra,
però, la composizione del nuovo parlamentino appare quanto mai incerta.
La lista Venezia Popolare del candidato presidente Teodoro De Stefano,
che con il 2,95% dei voti riscossi non entrerebbe a far parte della
Municipalità, ha infatti deciso di presentare ricorso per il
riconteggio, dato anche l'alto numero di preferenze accordate al
capolista, Antonio De Martino, che con i suoi 156 voti è stato uno dei
più votati nelle due isole. Roberto Ferrara, eletto anche per la
Municipalità di Venezia Centro, dovrà ora scegliere in quale
parlamentino sedersi. Se preferirà Venezia, sono pronti Antonella
Stefani o Giulia Sfriso. «Passato questo momento elettorale», le prime
parole di Danny Carella, «cerchiamo di lavorare assieme per il nostro
territorio. C'è bisogno di una comunità coesa per risolvere i molti
problemi. Non dubito che ciò accadrà. Conosco la rabbia e il disagio nei
confronti della politica. Cercheremo di ridurre questo divario». Tra i
nomi certi, la maggioranza conferma la sua vocazione alla gioventù e al
ricambio generazionale, con un presidente del 1984, unico già presente
nella precedente legislatura e, tra gli eletti, tutti o quasi alla prima
esperienza in ambito governativo, anche il neodiciottenne Alessandro
Ruben Strozzi e altri quattro under 40. Curioso il fatto che non vi sia
un solo nome come capolista, dato che sia Giulia Cassani che Marco
Vianello hanno ottenuto 143 preferenze. Tra i consiglieri
all'opposizione, invece, trionfa l'esperienza, con i nomi già conosciuti
per la Municipalità di Alessandra Zennaro, Lucio Sambo, Nicola
Gervasutti e Roberto Ferrara. Incredibilmente accumulati dall'esclusione
i più votati, Fabrizio Ballarin per la Civica Lido di Venezia
Pellestrina (175 preferenze) e il già citato Antonio De Martino di
Venezia Popolare (156). Le difficoltà dello scrutinio sono evidenti nei
numeri delle schede non valide: 533 nulle e 14 contestate su 9.986 che,
unite alle altrettante bianche, superano il 10% del totale.
Massimo
Tonizzo
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