Il candidato di Venezia Popolare chiede il riconteggio delle schede per poter entrare in Municipalità
Venezia Popolare, ferma di
pochissimo sotto la soglia del 3%, chiederà il riconteggio delle schede a
Lido e Pellestrina. Le numerose schede nulle e contestate nelle due
isole, oltre alla situazione di enorme difficoltà avuta in almeno due
seggi, hanno portato Venezia Popolare (con il suo 2,90% di lista e 2,80%
al presidente) che correva in solitaria e si è vista esclusa dallo
sbarramento al 3% del voto, a chiedere il riconteggio.
Nel caso
la lista riuscisse a spuntare il seggio il candidato presidente De
Stefano è pronto, in un secondo momento, a cederlo ad Antonio De
Martino, capolista forte di quasi 170 preferenze.
Ieri mattina,
il candidato presidente della lista Teodoro De Stefano e il capolista
Antonio De Martino, secondo più votato nelle due isole come numero di
preferenze per il posto da consigliere, hanno confermato quello che si
era intuito già in chiusura di seggi, e hanno approfittato per togliersi
alcuni sassolini dalle scarpe. «Già domani (oggi per chi legge, ndr)»,
spiega De Stefano, «presenteremo richiesta di riconteggio dei voti. La
situazione a Lido e Pellestrina è stata caotica in molte sezioni, e noi
siamo sicuri di arrivare a quel 3% che ci consentirà di avere un nostro
rappresentante nel parlamentino isolano».
Rappresentante che
almeno per il primo periodo sarà lo stesso De Stefano, ma in seguito con
tutta probabilità avverrà un cambio. «Ho promesso ad Antonio De Martino
che avrebbe avuto un posto in Municipalità» spiega De Stefano «I voti
che ha ottenuto e gli altrettanto numerosi attestati di stima nei suoi
confronti mi portano a confermare questa scelta. Lui non ha però
esperienze politiche attive, quindi, data anche l’inesperienza di molti
altri membri del nuovo parlamentino, inizierò io per lasciare il tempo
ad Antonio di farsi esperienza. Dopodiché potrò lasciare il posto a
lui».
Oltre al ricorso, il post-elezioni per Venezia Popolare è
l’occasione per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe. «Abbiamo subito
una aggressione mediatica senza confronti,
anche da parte di presunti alleati. Su Facebook sono stati solo
continui insulti preventivi nei confronti della nostra lista e del
nostro candidato, comprese parole dure sulle vicende personali di
Antonio. Denunceremo quanto accaduto a tutte le autorità competenti».Massimo Tonizzo
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