Proteste in corso: non si ferma la rabbia dei genitori per il
problema delle scuole sporche dopo il cambio d’appalto delle pulizie.
Centro
storico. Il dirigente scolastico Roberto Bareton, ieri mattina, ha
inviato una diffida a Manutencoop: c’era un accordo, preso dopo un
incontro giovedì scorso, che prevedeva le pulizie di fondo delle scuole
dell’Istituto comprensivo Morosini, in particolare di quelle nella
situazione più critica come la Diaz. La ditta di pulizie non l’ha
mantenuto e il preside ha scritto che oggi, se non si presentavano,
avrebbe chiesto l’intervento degli ispettori dell’Asl 12. I
rappresentanti dei genitori della Diaz, per stamane, avevano già
organizzato una manifestazione: avrebbero tenuto i bambini fuori dalle
classi per la prima ora. Ma ieri, alle 16 (alla fine dell’orario
scolastico), alla Diaz si sono presentati in cinque della Manutencoop
con l’incarico di lavorare in modo da ripulire a fondo la scuola. «Credo
che stia accadendo lo stesso negli altri plessi» ha spiegato nel tardo
pomeriggio di ieri Bareton. Poco dopo i rappresentanti di classe della
Diaz hanno diffuso un comunicato in cui spiegano che la manifestazione
di oggi è rinviata. «I genitori hanno ottenuto, solo dopo la minaccia di
denuncia per inadempimento del contratto, una pulizia straordinaria» si
legge nel documento che così continua: «In effetti, il dirigente
scolastico non ha saputo dell’arrivo delle collaboratrici fino alla
comunicazione di una delle rappresentanti d’istituto». «Potrebbe
sembrare che la Manutencoop ci stia facendo un favore», ha sostenuto
Avivit Hagby, la rappresentante, «mentre in effetti l’istituto
comprensivo Morosini non aveva subito variazioni significative di budget
e neppure un ritardo nei pagamenti. Inspiegabile e non motivata,
quindi, la riduzione degli orari decisa da Manutencoop». Evidentemente
soddisfatti i genitori per aver ottenuto quello che volevano, ma sono
convinti che ci sia il rischio che la situazione già vissuta possa
ripetersi e così hanno chiarito che «si riservano di avviare una
mobilitazione e di presentare un ricorso al Tar per preservare un
diritto fondamentale dei loro figli».
Pellestrina. I genitori
della scuola elementare Zendrini, l’unica di Pellestrina, dopo varie
iniziative hanno deciso di prendere carta e penna e di scrivere
all’assessore Tiziana Agostini per chiederle un incontro, come quelli
già avvenuti a Marghera e Chirignago, per discutere del problema, che a
Pellestrina sembra senza soluzione. Da parte sua l’assessore si prepara a
organizzare, probabilmente mercoledì della prossima settimana, un
incontro con i tutti i genitori della scuola, una sorta di «stati
generali» perché, spiega, «questo non è solo un problema della scuola,
ma di tutta la città, di tutta la comunità». La grande assemblea
pubblica si terrà, con ogni probabilità, al palazzetto Taliercio, a
Mestre.
Favaro e Campalto. Ieri a Favaro, con cartelli e
striscioni, hanno protestato le mamme e i papà del bambini della scuola
elementare Valeri, anche se solo una parte dei genitori ha aderito
all’iniziativa, mentre la maggior parte ha preferito far entrare i
ragazzi in aula. Le famiglie promotrici dell’iniziativa si sono poi
spostate alla sede della Municipalità, dove hanno incontrato il
presidente Ezio Ordigoni, e a seguire, nella sede dell’istituto Ilaria
Alpi, di cui la Valeri fa parte, sono stati ricevute dal dirigente
scolastico Raineri Chinellato. In serata c’è stato anche una riunione
straordinaria del consiglio d’istituto. «Abbiamo fatto un sopralluogo
nelle aule ed erano abbastanza pulite, a parte la palestra» dice Debora
D’Iseppi, del comitato mensa «ma bisognerà tenere alta l’attenzione
perché chi ci assicura che, dopo le pulizie straordinarie di questi
giorni, l’igiene continuerà ad essere garantita?». È la domanda che si
fanno tutti in questi giorni. Ieri alla scuola elementare Mameli di
Dese, sempre parte dell’istituto Alpi, sono riprese le lezioni, alle
13.30, dopo che la mattina è stata impegnata per pulire le mense. La
decisione di chiudere la scuola in mattinata era stata presa dal preside
dopo il sopralluogo, giovedì, dei tecnici dell’ufficio Igiene dell’Asl
che avevano certificato una grave situazione dal punto di vista
igienico. Striscioni di protesta appesi anche all’esterno dell’istituto
Gramsci di Campalto.
Mira e Spinea. A Mira, dove i tagli sono
stati più duri, ieri il sindaco Alvise Maniero ha inviato una lettera al
prefetto dipingendo un quadro preoccupante in tutte le scuole del
comune. Ieri gli ispettori dell’ufficio Igiene dell’Asl 13 sono stati
alla Morante di Oriago, dove però non hanno riscontrato una situazione
tale da dover suggerire la chiusura. A Spinea, ieri sera, incontro tra
sindaco e dirigenti scolastici. (f.fur. - g.c.)
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