Da anni non si vedeva in laguna un esemplare di queste dimensioni, in dieci per sollevarlo dall’acqua
«Erano anni che non vedevo un tonno così in laguna, vengono qui
perché c’è il mare buono». Francesco
Ballarin, pescatore di Pellestrina,
posa davanti al grande tonno rosso pescato giovedì notte tra il Lido e
Malamocco: una bestia da 2 quintali e 25 chilogrammi, lungo 2 metri e 30
centimetri. Lui era sulla sua barca Laura con la rete a cogollo,
usata per la cattura delle seppioline - questa è la stagione buona -
quando nella rete ha fatto capolino il tonno. «Per tirarlo a bordo
abbiamo chiamato un’altra barca di pescatori in appoggio, eravamo una
decina di uomini», racconta Ballarin, «ci abbiamo messo una mezzoretta
buona per tirarlo in barca. Per ciò che mi riguarda erano cinquant’anni
che non vedevo un tonno così , c’è l’acqua buona, i fiumi hanno
scaricato poco per via delle scarse piogge e i pesci vengono anche in
laguna». E un tonno così è una rarità non solo in laguna, anche in mare
aperto, visto che i tonni rossi sono una specie in via di estinzione,
come ricorda Luca Mizzan, biologo marino del Museo di storia naturale di
Venezia. «I pescatori sono quelli che vivono di più il mare, osservano i
fenomeni e li mettono in relazione, ma non è sempre facile capire se la
relazione è valida», dice Mizzan, «è vero che l’acqua quest’anno è
stata più pulita, ma io credo ciò che va rilevato è che la laguna è
sempre più golfo marino, cioè è sempre più mare, i canali sono più
profondi e i tonni entrano più facilmente in cerca di cibo».
La laguna è come il mare, ma più sicura e con più cibo. «Avvistamenti
di tonno ce ne sono ormai quasi ogni anno, ad esempio lungo il canale
dei petroli» aggiunge «ma un tonno rosso di queste dimensioni in laguna
non è certo molto comune. Magari ne entrassero di più, vorrebbe dire
anche che ce ne sono di più in mare». I tonni seguono le correnti,
entrano in laguna per mangiare, come le ricciole, che si pescano senza
troppe difficoltà. «Una volta l’Adriatico era pieno di tonni, pensiamo
solo a tutte le tonnare dell’Istria, pensiamo solo che l’azienda
Maruzzella era a Marano Lagunare, poco dopo Lignano», racconta Michele
Pellizzato, biologo marino consulente della Provincia per la pesca. «Una
cosa comunque va detta, i tonni non vengono in laguna né per svernare
né riprodursi. I credo che siano entrati, e parlo al plurale perché i
tonni si muovono in banco, per cercare cibo. I tonni sono predatori. Ora
bisognerà capire se la presenza di questo grande tonno sarà un caso
isolato o segnerà una tendenza, di sicuro qualcosa sta cambiando nella
vita della laguna, ma è ancora da capire in quale direzione».