Il ragazzo, 24 anni, di Pellestrina, è in carcere a Santa Maria Maggiore
L’uomo è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale dell’Angelo
Sarà interrogato dal gip Alberto Scaramuzza, questa mattina, per la
convalida del fermo del 24enne che la notte tra venerdì e sabato ha
colpito il padre al volto con un coltello e poi ha reagito con violenza
ai carabinieri che lo volevano interrogare. Deve rispondere di lesioni
gravi e resistenza a pubblico ufficiale e per lui la pm di turno Alessia
Tavernesi ha chiesto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ora
si trova a Santa Maria Maggiore,
Da tempo i carabinieri conoscono la situazione dei rapporti
interni a quella famiglia e le continue liti tra il padre e il giovane.
Spesso i militari sono stati interessati dalle segnalazioni di altri
famigliari. Ma da quanto si sa le liti non sono mai degenerate al punto
di arrivare alle mani. L’altra notte la lite è andata oltre e a un certo
punto viste le ferite riportate dal padre è saltato fuori un coltello
con il quale il giovane ha colpito il genitore. Non sono ancora chiari i
motivi del litigio e della violenta reazione del ragazzo.
L’uomo ferito prima è stato portato all’ospedale civile e poi
trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Angelo dove si trova ricoverato
nel reparto di Chirurgia maxillo-facciale. Non è in pericolo di vita
anche se la prognosi è riservata.
Dopo l’aggressione nell’abitazione dei due sono intervenuti i
carabinieri della stazione di Pellestrina e del Nucleo Operativo di
Chioggia. Il ragazzo è stato portato in caserma mentre sono stati
sentiti alcuni famigliari e presenti alla lite. Testimoni che hanno
raccontato quanto accaduto. È stato sentito anche il ragazzo. Alla fine i
carabinieri si sono convinti che il ragazzo avesse esagerato e lo hanno
posto in stato di fermo e portato in carcere a Santa Maria Maggiore.
Avvisato il magistrato di turno Alessandra Tavernese, il
pubblico ministero gli contesta le lesioni gravi volontarie. Ha chiesto
inoltre una misura cautelare in carcere. Questa mattina l’interrogatorio
per la convalida del fermo. Inoltre il gip dovrà decidere se firmare
l’ordinanza chiesta dal pm. Ordinanza motivata dal fatto che i fatti
successi in precedenza possono ripetersi.
Nelle prossime ore sarà risentito anche il padre, che dovrà
aiutare i carabinieri a ricostruire i motivi che hanno fatto degenerare
la lite di venerdì notte. Molto probabilmente alla base ci sono rancori
che si trascinano da tempo e, a quanto pare, difficili da spegnere.
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