Nuove proteste e preoccupazione a Pellestrina per la torre
dell’acquedotto che da due mesi sta manifestando
tutta la sua fragilità
strutturale. Situata a ridosso della scuola Zendrini, continuano a
cadere a terra pezzi di pietra, tegole e intonaci. «Ho già fatto
richiesta urgente all’assessore ai Lavori pubblici, Maggioni, affinché
si possa fare qualcosa per evitare incidenti», commenta il consigliere
comunale Alessandro Scarpa “Marta”, «la torre era già stata messa in
sicurezza dopo il forte vento di due mesi fa, grazie all’intervento del
Comune e dei vigili del fuoco, ma i pezzi continuano a cadere, e sono
anche grandi. Serve il ripristino completo di alcune porzioni, questo
per l’incolumità della gente e dei bambini soprattutto, che percorrono
la strada sottostante per entrare e uscire da scuola ogni giorno, ma che
giocano anche spesso in quell’area. L’assessore Maggioni ha dimostrato
spesso la sua grande attenzione per i problemi dell’isola, e gliene
siamo davvero grati. Ma su quella torre dell’acquedotto ci sono tegole,
marmi e pietre che possono diventare anche letali, senza dimenticare gli
scuri delle finestre che sono pericolanti e il rischio è evidente. Va
sistemato tutto al più presto possibile». Due mesi fa il forte vento di
bora che aveva soffiato per alcuni giorni, aveva causato i danni che ora
si stanno evidenziando. I vigili del fuoco, con un intervento capillare
ma anche molto pericoloso, restando sospesi sulla torre tra le raffiche
di vento, erano riusciti a mettere in sicurezza il tetto. Il problema
si sta però ora evidenziando anche in altre parti della torre, e i pezzi
caduti di recente hanno superato anche i 30 centimetri di lunghezza. Da
qui la grande preoccupazione delle famigli degli alunni.(s.b.)
Nessun commento:
Posta un commento