Nel bando “Valore Paese” la struttura della Guardia di Finanza agli
Alberoni la Emo e la Marco Polo di Pellestrina. Appello dell’Istituto
italiano dei castelli
Strutture risalenti alla Serenissima per le quali da anni le
associazioni si battono per un pieno recupero e apertura alla città.
Queste sono quelle finite in vendita al Lido e a Pellestrina da parte
del Demanio. La Batteria Ca' Bianca Angelo Emo è la più grande,
originariamente era armata con due cannoni da 305/50 e due da 76/40. La
denominazione deriva dal famoso ammiraglio comandante nell'ultima
impresa navale della Serenissima nel 1784-86. La batteria faceva parte
della difesa costiera italiana anche durante la prima guerra mondiale.
Ma rimase pressoché inoperosa in quel periodo essendo al di fuori dalla
zona dei combattimenti. Fu in stato di allerta dopo i fatti di
Caporetto, quando gli austriaci arrivarono nella zona del Piave e
minacciarono Venezia da vicino ma tutto rientrò poi nella normalità.
Anche durante il secondo conflitto mondiale fu attivamente presidiata,
ma non ebbe occasione di intervenire in nessuna situazione. La Batteria
Marco Polo si trova invece a San Pietro in Volta. Era armata con quattro
cannoni da 152/40 su affusto scudato. Nel luogo dove è stata costruita
esisteva all'epoca della Serenissima il forte San Pietro in Volta.
Durante la seconda guerra mondiale fu mantenuta in servizio e il suo
comando aveva anche il compito di presidio della zona anti-paracadutisti
nel vicino spazio lagunare. All'epoca della sua costruzione non
esisteva ancora il murazzo e la fisionomia stessa del terreno era
diversa. Infine l'ex Caserma della Guardia di Finanza degli Alberoni,
situata di fronte alla laguna in via della Droma 107. Quest'ultima ha
invece avuto una destinazione d'uso residenziale, ed è composta da più
corpi di fabbrica e da un'area scoperta. Lo stato di manutenzione della
struttura, per ammissione stessa del Demanio, è pessimo. La superficie
del complesso è di 1.800 metri quadrati, mentre quella coperta supera i
700. (s.b.)
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