I ritardi sui tempi di completamento
del progetto e la mancanza di fondi per proseguire gli interventi di
riqualificazione e compensazione paesaggistica del Mose, preoccupano il
presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina e anche numerose
associazioni ambientaliste e cittadini delle due isole. Dei 350 milioni
necessari finora ne sono stati spesi solo 160, e il rimanente non è
disponibile. «Siamo preoccupati», conferma il presidente Danny Carella,
«e chiediamo il rispetto degli obblighi assunti dal Governo verso l'Ue
per l'ultimazione delle opere di compensazione, ivi compresa la
demolizione del rilevato e delle abitazioni dei tecnici costruite a
Santa Maria del Mare, e la definizione delle competenze in materia di
manutenzione per la quale era prevista la costituzione di uno specifico
soggetto».
Il presidente della Municipalità, pur non entrando nel
merito di scelte che ormai appartengono al passato e di responsabilità
sulle quali la magistratura sta procedendo, ma consapevole del proprio
ruolo di rappresentante degli abitanti di Lido e Pellestrina, ricorda
che sul territorio delle due isole pesa più dell'80 per cento delle
opere che costituiscono il sistema Mose.
«Nel rispetto dei ruoli e
delle competenze, e rivendicando il proprio coinvolgimento nelle scelte
che si dovranno affrontare per risolvere i problemi di ultimazione,
gestione e di manutenzione del sistema delle dighe mobili», conclude
Danny Carella, «mettiamo a
disposizione da subito un tavolo di confronto aperto ai cittadini e
alle associazioni, per fare da ponte e istituire un confronto permanente
con i commissari del Consorzio Venezia Nuova, la Regione, la Città
Metropolitana e i Comuni interessati allo sviluppo dei progetti». (s.b.)
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