Pellestina. Nel mirino elementare e media, rubati un computer e una
fotocamera Il presidente Carella: «Non era mai successo prima, ora siamo
preoccupati»
Hanno rotto porte e finestre per
entrare, quindi hanno iniziato a rovistare ovunque per rubare quel che
si poteva. L'ennesimo raid vandalico ha interessato stavolta le due
scuole di Pellestrina, la elementare Zendrini e la media Loredan. Una
cosa mai vista finora sull'isola, dove il controllo di vicinato fai da
te è sempre stato un elemento fondamentale per darsi una mano, e dove i
furti o i danneggiamenti si sono contati sulle dita delle mani negli
ultimi anni.
«Il fatto che a Pellestrina tutti si conoscano e si
diano anche una mano sotto questo profilo, è sempre stato un punto di
forza nel controllo del territorio da parte degli abitanti», commenta il
presidente della Municipalità, Danny Carella, «ma questo ennesimo
episodio dimostra che neppure qui si possono dormire sonni tranquilli, e
la cosa ci preoccupa molto».
I ladri sono entrati in azione la
scorsa notte, sfruttando il buio e la totale assenza di sistemi di
allarme o anti-intrusione. Una passeggiata, per i balordi di turno, che
hanno rotto vetri e scardinato serrature, passando al setaccio aule e
uffici di segreteria. Alla fine se ne sono andati indisturbati con un
magro bottino: un computer portatile e una fotocamera, ma i danni sono
il problema maggiore, e subito il personale scolastico è corso ai ripari
per quel che era possibile, mentre i carabinieri hanno iniziato a
raccogliere elementi per provare a risalire ai colpevoli.
«Saranno
di sicuro stati dei balordi, magari gli stessi che sono entrati quattro
volte alla Vettor Pisani al Lido nell'ultimo mese», osserva ancora
Carella. «Fa rabbia la situazione, perché ti senti impotente. Quando mi
hanno avvisato non ci volevo credere. Qui ormai è palese la necessità di
installare allarmi negli edifici pubblici. Non se ne può davvero più». E
negli ultimi giorni, sul cancello della Vettor Pisani che dà accesso al
retro, è comparso un cartello dove viene richiesto di chiudere la sera a
fine attività. Spesso rimaneva invece aperto, ed era proprio da questo
accesso che i ladri erano entrati nelle scorse settimane per forzare le
porte sul retro e infilarsi nella scuola dai locali vicini alla
palestra. L’attenzione a questo punto è massima, e anche nelle
segreterie scolastiche il personale si sta attrezzando per lasciare il
minimo indispensabile, nel timore di vedersi sottrarre in futuro altro
materiale importante per il lavoro.Simone Bianchi
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