Sabato galleggiavano anche escrementi. Il consigliere Scarpa: chiederò l’intervento del sindaco
«La gente è stanca per i
continui allagamenti. Chiederò l’intervento del sindaco ma sono pronto
anche a rivolgermi alla Corte dei Conti». Il consigliere comunale
delegato per le isole, Alessandro Scarpa “Marta”, manifesta così
l’amarezza di decine di residenti dopo gli ennesimi allagamenti causati
dal maltempo nel centro abitato di Pellestrina.
Sabato pomeriggio,
attorno alle 18, una pioggia neppure troppo intensa ha creato subito i
temuti disagi. A farne le spese sono stati il sestiere Scarpa e la zona
di Carrizzada Brasiola. Ancora una volta non ha funzionato a dovere il
sistema di pompe che dovrebbe garantire all’isola di non allagarsi,
specie con il maltempo e con l’acqua alta.
Tutta colpa anche
della rete di pompe che non è ancora stata completata a causa della
mancanza di fondi, ed ecco che i disagi si moltiplicano: l’ultima volta
solo una decina di giorni fa, con l’ultimo temporale prima di quello di
ieri po- meriggio. Il risultato è stato che, attorno alle 18.30, l’acqua
ha iniziato a salire in sestiere Scarpa, raggiungendo in alcuni punti
anche i 10-15 centimetri, allagando strade, marciapiedi e appartamenti o
magazzini al piano terra.
Non solo acqua piovana, ma purtroppo
anche acqua fuoriuscita dai tombini, con tanto di escrementi che
galleggiavano lungo la strada. Inevitabili le proteste dei residenti,
costretti ora a fare i conti con i danni nelle case. «Non si può andare
avanti in questa maniera», aggiunge Scarpa “Marta”, «la gente non ne può
più. Questa benedetta rete di pompe per la salvaguardia dell’isola va
completata una volte per tutte, e ne deve essere garantita una
manutenzione costante e puntuale in caso di necessità».
Sabato
sera le auto erano costrette a spostarsi a velocità ridottissima con 15
centimetri di acqua lungo la strada, mentre in parecchie case i
residenti sono stati obbligati a usare secchi, spugne e stracci per
raccogliere l’acqua che entrava dalle porte al piano terra.
Acqua
piovana, certo, ma accompagnata dalle sgradite sorprese che possono
fuoriuscire dai tombini, con tutto quel che ne consegue in termini di
igiene pubblica.
«Sono alcuni anni che andiamo avanti in queste
condizioni», conclude il consigliere comunale delegato per il isole.
«Bisogna reperire i fondi per completare un progetto che doveva essere
ultimato già da tempo, evitando situazioni come queste. Per molte
famiglie ogni
volta che piove è un incubo che si ripete. Penso alle prossime
settimane, quando arriverà l’autunno tra acque alte e piogge più
intense: ci si potrebbe trovare in condizioni ancor peggiori. Non è più
possibile andare avanti così, ne parlerò al più presto con Brugnaro». Simone Bianchi
Nessun commento:
Posta un commento