Via libera alla rinuncia del gettone di
presenza per i consiglieri municipali di Lido e Pellestrina. Dagli
uffici comunali del personale è arrivato il chiarimento molto atteso:
in caso di rinuncia al gettone “lordo”, i consiglieri non saranno tenuti
a pagarci lo stesso le tasse, ed ecco che i 14 rappresentanti di
Partito democratico, Lega Nord, 2020 Venezia e la civica di Giacomo
Baresi potranno poi scegliere per la rinuncia diretta al gettone e per
destinare il compenso a progetti mirati. I quattro rappresentanti di
Venezia Domani, Lista Brugnaro e Forza Italia per il momento proseguono
su un’altra linea, seppur simile, che prevede di riscuotere il gettone
per poi destinarlo singolarmente a progetti benefici alternativi. «Siamo
soddisfatti per questo esito», commenta il capogruppo del Pd Enrico
Fameli.
«Ora ci auguriamo che tutti fili liscio e non ci siano
dei problemi, anche se le rassicurazioni degli uffici sono state chiare.
Un ringraziamento va al personale degli uffici comunali e municipali
che ha seguito questa vicenda, dimostrando sempre efficienza e cortesia.
In settimana, forse già oggi, in riunione di capigruppo ne parleremo e
decideremo i prossimi passi. Non resterà che gestire la somma
accumulata dei gettoni tra riunioni di Consiglio e delle commissioni, e
quindi scegliere le attività da supportare in maniera diretta».
«L’importante è che il progetto vada avanti, perché si tratta di un
segnale chiaro
e di impegno verso la cittadinanza», sottolinea Lucio Sambo dalla Lega
Nord, il primo a rinunciare al gettone ancora due mandati fa. «Con
Fameli abbiamo lavorato sodo a questo percorso e ora ne raccogliamo i
frutti». Ogni gettone ha un valore che si aggira tra i 15 e i 20 euro. (s.b.)
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