Festa grande, ieri, a Pellestrina per
l’arrivo del vescovo salesiano Fernando Bascopè Müller, fresco di nomina
papale. Il monsignore, nato nel 1962 in Bolivia, ha svolto importanti
incarichi quali delegato nazionale della pastorale giovanile salesiana. È
stato anche segretario per la pastorale della Conferenza episcopale
boliviana. Il vescovo è in pellegrinaggio in Italia per il bicentenario
della nascita di San Giovanni Bosco. Per salutarlo sono arrivati da
Mogliano, da Bassano del Grappa e da Trento.
È stata una giornata
ricca di appuntamenti quella vissuta dal presule boliviano. Al mattino
il saluto del vescovo, monsignor Adriano Tessarollo, poi l’accoglienza
calorosa di don Italo Fantoni, 88 anni, e degli abitanti. Un corteo di
barche l’ha accompagnato da Chioggia a Pellestrina. Il presule con don
Damiano Vianello, parroco delle quattro parrocchie di Pellestrina, è
stato trasportato in caorlina da quattro regatanti della Storica,
l’ottantenne Ciaci, il “re del remo”, Nerino Vianello, Antonio Vianello e
Giovanni Busetto.
La prima tappa è stata nel Santuario della
Madonna dell’Apparizione. Nel 2016 sono previsti grandi festeggiamenti.
Si celebrerà il terzo centenario dell’apparizione mariana a un
ragazzino, Natalino Scarpa di Zanne detto il Muto.
Nel Santuario
il vescovo Bascopè Müller ha celebrato la messa tra inconsueti applausi.
Un benvenuto affettuoso dal comitato organizzatore, la Remiera di
Pellestrina e dal Calcio San Pietro in Volta: «Nell’isola viviamo un
momento difficile, ma siamo gente devota. Pregheremo perché il suo
ministero sia fecondo».
Nell’omelia, dedicata alla Madonna e
pronunciata in italiano, il presule ha esordito: «Le pagine sono grandi
ma sarà corta. Vengo qui per la prima volta. È bella la vostra isola».
Un commovente canto in spagnolo di Marina Vianello, un armonioso coro
della parrocchia Ognissanti diretto da Mauro Scarpa; un prezioso dono,
una croce ricamata a tombolo da Maria Busetto, i bussolai del panificio
Marco e Alessandro Ballarin e il pranzo a base di pesce hanno incantato
il vescovo boliviano che ha salutato con un arrivederci.Nadia De Lazzari
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