Una fase della storia di queste isole si è chiusa e l'obiettivo di chi
rimane e si impegna per il territorio è quello di trovare soluzioni ai
problemi che riguardano la comunità locale. Nell'ultimo anno il Pd di
Lido e Pellestrina è stato rinnovato nella sua classe dirigente e può
contare oggi su un affiatato gruppo di ventenni e trentenni che si
adoperano per cercare di fare politica. In un contesto difficile: non ci
sfuggono le responsabilità del nostro partito. Prendiamo a prestito le
parole di Renzo Piano: il territorio e la nostra comunità - e
sottolineiamo "nostra" - necessitano di essere "rammendati". E di
rilanciarne le potenzialità. Noi riteniamo che uno dei punti di partenza
possa essere il recupero e il buon uso dei fronti d'acqua come
strumento propulsore di una nuova mobilità e di rilancio economico e
culturale, per definire un sistema articolato che permetta la piena
fruizione del territorio e delle molte potenzialità inespresse, a
beneficio di residenti e turisti. L'aspetto rilevante legato alla
riqualificazione dei fronti d'acqua è la possibilità di elaborare una
programmazione unitaria comprendente tutti quegli interventi a zero
cubatura aggiuntiva in grado di condurre alla fruizione di un sistema
globale di viabilità pedonale e ciclabile che metta in relazione tutte
le risorse paesaggistiche, ambientali e culturali che si trovano in
prossimità dei bordi d'acqua. Pensiamo alle opportunità di garantire un
accesso all'interno del demanio militare, tra il ridotto austriaco e la
ex caserma Pepe, attraverso il quale si possa raggiungere la bocca di
porto costeggiando il perimetro della pista dell'aeroporto Nicelli.
Pensiamo, ad esempio, a liberare la vista del mare da parte dei gestori
delle spiagge e a potenziare la balneazione alternativa sul murazzo,
anche attraverso la possibilità di inserire servizi di ristoro - dei
chioschi -, e servizi di balneazione, attraverso convenzioni con privati
che paghino canone a copertura della manutenzione del verde e
dell'illuminazione pubblica. Potremmo recuperare gli stabilimenti
abbandonati e le zone demaniali marittime in disuso, rendendo visibili
e/o accessibili i reperti di archeologia militare. Il legislatore ci dà
una mano con il "Decreto sblocca Italia" - Decreto legge 12 settembre
2014 n. 133 -, dove si possono trovare rilevanti norme proprio in
materia di valorizzazione dei beni demaniali, se il Comune è in grado
presentare un proprio progetto di recupero dell'immobile. Tuttavia, il
perseguimento di questo obiettivo richiede una prospettiva articolata su
una scala temporale di medio e lungo periodo. E soprattutto condivisa.
La domanda a cui deve rispondere chi fa politica in questo territorio è:
come si tengono assieme la definizione di una strategia di lungo
termine di sviluppo del territorio e il diffuso desiderio di
associazioni e categorie di contribuirvi? Come unire il capitale sociale
di cui è ricco il territorio e l'unicità urbana e ambientale di Lido e
Pellestrina? L'impegno di chi governerà la prossima Municipalità deve
essere quello di praticare progettazione e partecipazione per giungere
alla definizione di un masterplan per la riqualificazione dei fronti
d'acqua. Questo può rappresentare un buon punto di partenza per
elaborare una proposta complessiva che consideri gli aspetti della
viabilità, ma anche la possibilità di pianificare il recupero dei
manufatti storici e la realizzazione di strutture leggere per i servizi
alla balneazione diffusa.
Marco Michieli Segretario Pd Lido e
Pellestrina Danny Carella Consigliere Pd Municipalità di Lido e
Pellestrina Nicolò Reither Architetto iscritto al Pd
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