Actv rinuncia - almeno per ora - a realizzare la nuova darsena con
bacino di carenaggio per la manutenzione delle unità navali di grandi
dimensioni nell’area degli ex Cantieri De Poli che ha acquisito a
Pellestrina, dopo i numerosi “intoppi” subìti dal progetto. Ad
annunciarlo, lo stesso amministratore delegato di Actv Giovanni Seno:
«Il progetto va avanti, ma visto che oltretutto la realizzazione della
darsena ha un costo compreso tra i 3 milioni e mezzo e i 4 milioni e
mezzo di euro, andremo avanti con la riorganizzazione del cantiere senza
la darsena, perché è possibile comunque fare le grandi. manutenzioni
sfruttando l’assetto attuale del bacino acqueo Confermiamo comunque i
due poli cantieristi di Actv al Tronchetto per le manutenzioni ordinarie
e a Pellestrina per le grandi manutenzioni, lasciando il Bacino piccolo
dell’Arsenale».
Il progetto per la nuova darsena agli ex
Cantieri De Poli è stato presentato anche dal Magistrato alle Acque
perché per realizzarlo sarebbe necessario scavare e "tagliare" l'antico
Canale di Sant'Antonio, è stato "fermato" nella sua prima versione e
ora, modificato, è stato inviato in Regione per la Valutazione di
incidenza ambientale (Vinca), per poi tornare sul tavolo della
Salvaguardia per il parere definitivo.
Ma recentemente le
associazioni ambientaliste - Ecoistituto Veneto, Italia Nostra, Lega
Protezione Uccelli, Coordinamento associazioni ambientaliste del Lido -
avevano inviato alla Commissione regionale le proprie Osservazioni al
progetto Actv che anticipano, di fatto, quello che potrebbe accadere se a
esso fosse dato il via libera dopo la Vinca, con il placet successivo
della Salvaguardia: un ricorso in sede europea, visto che l'area si cui
andrebbe a intervenire è un'area Sic, di elevato pregio naturalistico e
ambientale e perciò appunto tutelata anche in sede comunitaria.(e.t.)
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