Venezia, Cavallino e Chioggia scrivono alla Provincia: servono nuove energie
«Sono necessarie tutte le azioni possibili per sostenere e rilanciare
un settore della pesca che dà lavoro a circa 450 addetti. I Comuni di
Venezia, Chioggia e Cavallino hanno scritto a Provincia e Gral per
esprimere la volontà e il bisogno di mettere in atto nuove sinergie».
L’assessore Carla Rey, che di recente ha assunto anche la delega alla
Pesca, ha incontrato ieri a Pellestrina le cooperative dei pescatori San
Marco di Burano, della Piccola pesca di Pellestrina, Camel e Laguna
Viva che raggruppano circa 250 imprese di pesca.
Tema del
confronto sono state le cause della crisi del settore, dalle restrizioni
della pesca a strascico alle difficoltà in cui versa la pesca
artigianale, e le possibili soluzioni per il rilancio strategico del
settore. Il Comune di Venezia, tramite il Vegac (Gruppo di Azione
Costiera Veneziano) sta promuovendo due progetti: il recupero di casoni e
manufatti sulla laguna da destinare a pescaturismo, ittiturismo e
azioni sperimentali di allevamento di molluschi. L’amministrazione
sostiene inoltre la tutela del territorio e la compatibilità delle
attività della piccola pesca tradizionale in Adriatico. Antonio
Gottardo, responsabile del settore pesca di Legacoop Veneto osserva:
«Siamo favorevoli allo sviluppo strategico e di sistema dell'attività.
Dobbiamo pensare alla redistribuzione di compiti e funzioni fra enti e
imprese, anche e soprattutto nell’ottica della città metropolitana».
Per
l’assessore provinciale alla pesca, Giuseppe Canali «C’è massima
disponibilità al confronto. Sto riscrivendo in queste ore il Piano delle
risorse alieutiche della laguna, e la prossima settimana lo sottoporrò
ai rappresentanti di tutti i Comuni che si affacciano sulla nostra
laguna. Motivo per il quale sarà occasione anche per discuterne con
l’assessore Rey. La sua lettera l’ho ricevuta, ma non abbiamo avuto modo
di incontrarci». (s.b.)
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