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mercoledì 20 marzo 2013
Sono previsti attracchi da Fusina a Pellestrina
I nuovi «punti ormeggio» individuati dal progetto sono una trentina.
Hanno lo scopo, si legge nello studio, «di soddisfare una domanda
di mobilità acquea finora inevasa o affidata a un «fai da te
inadeguato». Succede infatti che per scendere a terra molti
conducenti di barche occupassero posti barca già assegnati a
concessionari. Oppure venissero multati dai vigili per aver
lasciato il «natante incustodito. In Punta San Giuliano i posti barca
per l’ormeggio sono 19. A Fusina, davanti al terminal e vicino alla
fermata del vaporetto soltanto sei. Una decina i posti in fondamenta
delle Zattere, davanti ai Magazzini del Sale, altrettanti alle
Zattere davanti all’ex sede dell’Autorità portuale. Un pettine con
venti posti dovrebbe essere installato a Sacca Fisola, altri 19 alla
Junghans verso la laguna centrale. A Murano altri 19 posti dov’è la
Scuola Abate Zanetti, all’isola della Certosa (lato nord) altri 17.
Infine alcuni approdi saranno ricavati anche dove sono le darsene
esistenti, come alla Darsena della Misericordia, al Tronchetto e
alla Celestia. Numerose le nuove realizzazioni nell’estuario e nelle
isole maggiori. Tre alla Giudecca, sei al Lido (tra cui San Nicolò e
i porti rifugio già realizzati per il Mose agli Alberoni e Punta
Sabbioni), e poi a Sant’Erasmo (Torre Massimiliana) e poi
pellestrina e San Pietro in Volta, Forte Marghera, Fusina e Parco San
Giuliano. In terraferma sarà possibile approdare anche in via
Torino, e perfino all’aeroporto Marco Polo, traffico e onde dei taxi
permettendo. In totale trenta ormeggi a pagamento, sul modello dei
parcheggi in terraferma.(a.v.)
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