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mercoledì 6 marzo 2013
Cimitero, al via i lavori per la bonifica
Sono iniziati finalmente i lavori per la bonifica della discarica
abusiva che si trova dietro il cimitero di Pellestrina. Non è la
prima volta che quest’area viene interessata da un fenomeno simile,
perché già in passato, più volte, era diventata oggetto di
abbandono di inerti, parti meccaniche e resti derivati da manutenzioni
edili. Ora la situazione è però ben più complessa, perché su decine
di metri quadrati di terreno in stato di abbandono, a ridosso del
murazzo e del cimitero, vi sono state trovate ingenti quantità di
amianto. Non è ben chiaro da dove arrivino, fatto sta che anche la
Procura veneziana si è interessata al caso, e sono in corso indagini,
mentre si è resa necessaria la recinzione della zona per evitare
pericoli e soprattutto che qualcuno possa venire a contatto con le
sostanze tossiche. In queste ultime ore ne è anche cominciata la
raccolta, e ci sono già numerosi sacchi speciali che attendono di
essere portati in discarica con materiali inquinanti e porzioni di
terreno ormai mescolato all’amianto. Un episodio sul quale si era
mosso il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. «Ho fatto una
segnalazione urgente al sindaco e all’assessore all’Ambiente»,
commenta, «i quali mi hanno poi contattato, spiegandomi che su ordine
della Procura, il Comune con delle ditte specializzate è intervenuto
per fare un lavoro di pulizia e di recinzione. I lavori veri e
propri inizieranno tra 10-15 giorni; poi serviranno altre due settimane
per riordinare e mettere in sicurezza la zona. L’operazione è molto
costosa perché si tratta di rifiuti speciali. Da notare che non è una
novità, per quel tratto di Pellestrina. È pur vero che se si sono
verificati episodi di questo tipo la colpa è di qualche maleducato o
di chi cerca di fare il furbo, ma è anche vero che gli enti competenti
devono trovare una soluzione perché il problema non si ripeta, e
l’unica opportunità è quella di creare un piccolo ecocentro a
Pellestrina. O, in alternativa, ipotizzare che magari una o due
volte al mese, Veritas porti una chiatta nella quale scaricare i rifiuti
e gli inerti. Ciò eviterebbe il proliferare di discariche
abusive». Simone Bianchi
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