Pellestrina negli ultimi anni, ha avuto dei sostanziali cambiamenti, che ne hanno cambiato morfologia e priorità. In primis la realizzazione di una spiaggia lunga oltre 7 km, realizzata per le opere di salvaguardia, ma che in tempi brevissimi sarà consegnata dal Magistrato Alle Acque alla Capitaneria di Porto, che in modo contestuale la passerà al Comune, che si sta già attrezzando per preparare un Piano degli Arenili. Già da qualche anno le richieste per trascorrere qui le ferie sono parecchie, ma manca appunto la ricettività, e attualmente in isola vi è un turismo giornaliero o supportato in modo insufficiente da abitazioni in affitto. E poi la crisi della pesca dei caparozzoli.
Queste due problematiche sono state tenute in gran considerazione al momento della realizzazione del piano regolatore, Ma dopo due anni tutto è ancora fermo. Anche la variante precedente per l'isola, ha avuto un iter per la sua approvazione, lungo circa 18 anni, il risultato è stato quello di aver avuto poi un documento di rapporto, vecchio, obsoleto, che non rispecchiava più la realtà. Lo stesso rischio che si corre oggi.
Quindi, il blocco della variante per Pellestrina provocherà soltanto danni, perché lo sviluppo dell'isola è legato alla nascita di queste strutture. E non è detto che non si ritorni all'abusivismo, come negli anni 70, quando, proprio per questo blocco iniziarono a sorgere abitazioni abusive come funghi. Tutto fu poi condonato, ma per Pellestrina quelli furono veramente anni bui.
Annalisa Busetto
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