Tutto è iniziato con il sopralluogo di Spisal, Vigili del fuoco, Arpav, Ispettorato del lavoro e Forestale, martedì scorso ai cantieri navali di Pellestrina . Ispezione che ha fatto scattare il provvedimento di sequestro per una gasiera e una chimichiera in corso di costruzione. «Un sequestro parziale riguardante solo queste due navi e non l'intero cantiere - precisa Alessandro Rampinelli, legale dei cantieri De Poli - e che è stato revocato grazie agli adeguamenti che l'azienda ha eseguito in appena un paio d'ore. Non si trattava affatto di problemi strutturali, ma di supposte violazioni dovute in particolare al problema irrisolto di mettere assieme le convenzioni internazionali e le norme italiane sulla sicurezza sul lavoro. Le prime stabiliscono che certi tipi di navi debbano essere fatte un certo modo, mentre le seconde in qualche modo "interferiscono" con queste direttive. Detto questo, teniamo a precisare che i cantieri De Poli continuano a garantire ogni attenzione in tema di sicurezza sul lavoro».
Il problema era sorto a proposito di un parapetto non in regola che è stato tempestivamente rimontato, e di una scaletta che serve per accedere in una stiva. Per lo Spisal questa scaletta doveva essere montata in un modo diverso, ed anche qui sono state apportate le modifiche richieste in tema di sicurezza, come hanno constatato gli stessi ispettori tornati giovedì a Pellestrina per verificare la "piena ottemperanza" del cantiere rispetto alle contestazioni mosse martedì scorso. Contestazioni che, secondo quanto si mormora a Pellestrina , avrebbero riguardato anche alcuni operai che mangiavano un panino in mezzo al cantiere e non in sala mensa, facendo pensare ad una sorta di "mano pesante" della Procura in tutta questa vicenda.
Una versione che viene comunque pienamente smentita negli ambienti della Procura veneziana. «Stiamo tenendo sotto controllo con particolare attenzione i cantieri di Pellestrina sul fronte della sicurezza a seguito dei due incidenti mortali avvenuti la scorsa primavera, sui quali è aperta un'inchiesta - hanno spiegato gli ispettori -. Il fatto che si sia potuto procedere al dissequestro delle navi significa che, rispetto a due giornifa, oggi abbiamo un cantiere in linea con gli standard di sicurezza. E questa è sicuramente una cosa positiva».
F.F.
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